“Da sempre sono stato ateo, ma ho sempre sperato che esistesse un Dio”, ha detto lui dopo essersi svegliato dal coma.
La testimonianza di un uomo ateo che è stato in coma due volte offre una nuova prospettiva sul “mondo dell’aldilà”, dove, dice lui, non esiste coscienza o pensieri, ma solo vuoto e oscurità. L’uomo, che si è dichiarato ateo e afferma di rimanerlo anche dopo queste esperienze, ha condiviso la sua storia di vita su un social network, riporta Adevarul.
La prima volta ha subito un incidente in moto per cui è stato in morte clinica per due minuti. L’uomo dice di non aver più avuto respiro, polso e coscienza e che il suo corpo sembrava chiudersi per le ferite subite e il dolore causato da esse. La seconda esperienza del genere è avvenuta dopo un’operazione. Ha ricevuto una quantità enorme di analgesici che, combinati con il dolore agonizzante che sentiva, gli hanno abbassato il polso a 10 e gli hanno fatto crollare il sistema respiratorio. Dice che anche questa volta ha sentito la stessa cosa. Tutto era nero e la sensazione è la stessa quando ci si sveglia dopo 15 minuti senza aver sognato e si ha l’impressione di aver dormito molto di più. Semplicemente, dice lui, si sente che non si è lì.
Quando gli viene chiesto se c’è anche una perdita di memoria o se è solo buio, l’uomo è convinto che non si possa parlare di una semplice pausa e torna all’esempio del sonno senza sogni. Ci si sveglia e si sa di aver dormito, non che il tempo sia volato semplicemente, spiega lui.
Riguardo a coloro che parlano delle esperienze “dell’aldilà” e della forza che questi trovano per andare avanti, l’uomo dice che sono consapevoli solo fino ad un certo punto. L’uomo dice di essere sempre stato ateo, ma ha sperato nel profondo del suo cuore che esistesse un Paradiso e Dio. “Chi non lo desidererebbe?” chiede retoricamente l’uomo.
Ora, dopo essere stato in morte clinica due volte, è ancora ateo, ma sostiene di essersi convinto che non esista Dio. La sua affermazione deriva dalla convinzione che Dio non avrebbe permesso a una famiglia o a una persona di passare attraverso qualcosa del genere. Crede che la morte significhi la fine, oltre la quale non esiste più nulla.